Abbiamo
ora a disposizione uno strumento prezioso per difendere
i nostri produttori di olio e per tutelare il
made in Italy. L'obbligo di indicare in etichetta
l'origine degli oli extravergini e vergini di oliva
e' il risultato di una battaglia condotta con tenacia
e convinzione, commenta il ministro Zaia.
La Commissione europea ha adottato, il 6 marzo 2009,
un nuovo regolamento che rende obbligatoria l'etichetta
d'origine per l’olio d’oliva vergine ed
extra vergine. Le norme introdotte nel 2002, che stabilivano
l’etichettatura facoltativa per questi oli, si
sono rivelate insufficienti ad evitare che i consumatori
siano indotti in errore sulle reali caratteristiche
e l'origine di taluni prodotti. “Come risultato
delle tradizioni agricole locali di spremitura o di
pratiche di miscela, questi oli possono presentare differenze
di gusto e qualità a seconda della loro provenienza
geografica. Per questo motivo, ed in linea con le norme
di tracciabilità della legislazione alimentare
europea, è arrivato il momento di introdurre
l'etichettatura di origine obbligatoria. I consumatori
hanno il diritto di sapere che cosa stanno comprando
e produttori devono essere in grado di utilizzare metodi
di produzione di qualità come strumento di marketing
", ha affermato Mariann Fischer Boel, commissaria
per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.
Gli oli provenienti da un solo paese porteranno il
nome dello Stato membro o del paese terzo o della Comunità.
Le miscele saranno etichettate come "miscela di
oli di oliva di provenienza comunitaria", "miscela
di oli di oliva di provenienza non-comunitaria",
"miscela di oli di oliva di provenienza comunitaria
e non" o informazioni equivalenti. Alcuni termini
come fruttato, verde, maturo, dolce e ben equilibrato,
recentemente definiti dal Consiglio oleicolo internazionale,
possono anche essere utilizzati sulle etichette di oli
d’oliva vergine ed extra vergine di oliva conformi
alle definizioni. Le nuove normative si applicano a
decorrere dal 1 ° luglio 2009. Tali norme integrano
le norme specifiche per gli oli e sono volte ad offrire
ulteriori garanzie ai consumatori facendo in modo che
cio’ che acquistano corrisponda alle loro preferenze
e aspettative.
“Siamo molto soddisfatti che la legge sull’etichettatura
obbligatoria per l’olio d’oliva da oggi
sia diventata “legge europea. La consonanza tra
la nostra politica e quella della commissaria europea
all’agricoltura, Mariann Fischer Boel viene confermata
ancora una volta”. Il ministro delle Politiche
agricole alimentati e forestali Luca Zaia commenta così
la notizia annunciata dalla stessa Commissaria europea.
"Abbiamo a disposizione uno strumento prezioso
per difendere i nostri produttori di olio e per tutelare
il made in Italy. L'obbligo di indicare in etichetta
l'origine degli oli extravergini e vergini di oliva,
spiega Zaia, e' il risultato di una battaglia condotta
con tenacia e convinzione".
“La decisione, che entrerà in vigore dal
prossimo primo luglio, e’ un passo importante
nella difesa della qualità e della trasparenza,
aggiunge il ministro Zaia, perché fornisce al
consumatore la possibilità di distinguere il
prodotto italiano dagli oli di oliva provenienti dagli
altri Paesi comunitari e non comunitari. D'ora in poi
tutti sapranno esattamente cosa stanno comprando. Il
provvedimento, conclude Zaia, e' anche lo strumento
di cui avevamo bisogno per combattere al meglio le contraffazioni
e le truffe: nessuno potrà più spacciare
impunemente per italiano l'olio proveniente da altri
paesi".
|